Allestire una vetrina non è come realizzare un bel quadro o un oggetto di design: la vetrina è
un’attenta opera commerciale e pubblicitaria.
Da anni mi occupo di Arte e di Vetrinistica: i due argomenti, pur mostrando assonanze comuni,
presentano delle differenze sostanziali. Per poter realizzare un buon allestimento, occorre effettuare
uno studio accurato del tipo di target a cui ci rivolgiamo, a seconda del genere merceologico e del
tipo di negozio per il quale dovremo costruire il messaggio promozionale.
Lo scopo di una presentazione vetrinistica è quello di informare e, insieme, di sedurre il pubblico
inducendolo all’acquisto. Il soggetto scenografico viene utilizzato in diversi ambiti per “supportare”
e valorizzare il prodotto. Le “merci in scena”, infatti, devono suggestionare e persuadere costruendo
un messaggio distintivo rispetto alla concorrenza.
Lo Scenografo, nel contesto della vetrina, è colui che crea elementi visivi, oggetti scenici originali
che fanno parte di un piano strategico. Un piano strategico con cui raccontare un esercizio o
un’impresa, e per costruire l’identità visiva del brand, mediante l’utilizzo del visual storytelling (o
“narrazione visiva”) sia attraverso azioni dal vero che attraverso azioni digitali.
Il Visual Merchandiser, invece, ha la funzione di organizzare l’esposizione del prodotto all’interno
del punto vendita, curando l’illuminazione, l’ambientazione e l’immagine globale dell’allestimento.
I nostri corsi, in aule attrezzate, sono finalizzati a fornire nozioni, abilità e competenze specifiche
nell’ambito della Vetrinistica, della Decorazione Scenografica, del Visual Merchandising e del
Visual Storytelling.
Sono adatti a chi desidera avvicinarsi alla professione: negozianti, creativi e a tutti coloro che
aspirano ad ampliare le proprie conoscenze nell’ambito della comunicazione visiva.
Oltre alle competenze professionali che si raggiungono, alcuni allievi amano parlare delle nostre
lezioni come momenti di “arteterapia”, soprattutto per l’entusiasmo che scaturisce durante le
esercitazioni pratiche, in cui si lavora imparando a plasmare, a dare forma e colore agli oggetti.
Perché l’Arte, in tutte le sue forme -come diceva Pablo Picasso- “spazza la nostra anima dalla
polvere della quotidianità”.
Laura Mosca