Per tutti i corsi VisualMODE è previsto un acconto iscrizione.
Il saldo verrà richiesto durante le lezioni.
Felice Anno Nuovo!!
CORSO DI VETRINISTICA E VISUAL MERCHANDISING
INIZIO: lunedì 27 GENNAIO 2020
LE ISCRIZIONI SONO INIZIATE
Chiudiamo a n.7 partecipanti
(Ancora due iscrizioni disponibili)
WORKSHOP DI VETRINISTICA E SCENOGRAFIA
2 giorni: 11 – 12 DICEMBRE 2019
LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE
A BREVE LE DATE DEI PROSSIMI CORSI IN PARTENZA
Complimenti! È sempre una bella ed emozionante avventura.
Dov’è il prodotto?
Quante volte, osservando le immagini delle famose VETRINE ARTISTICHE sul web o in giro per il mondo, abbiamo esclamato: Che meraviglia! Un attimo dopo ci siamo chiesti: Ma dov’è il prodotto?
Il soggetto scenografico non viene sempre utilizzato in modo corretto, è facile esagerare nel dosare il rapporto tra scenografia e merce esposta.
IL FAR VETRINA non è come realizzare un bel quadro per gratificare noi stessi anche se al pubblico non sarà particolarmente gradito, la vetrina è un’ attenta OPERA COMMERCIALE e PUBBLICITARIA.
Da anni mi occupo d’arte e di vetrinistica e posso dire, per esperienza, che i due argomenti, pur mostrando tanti elementi in comune, hanno delle differenze sostanziali.
Per poter realizzare un buon allestimento, occorre effettuare uno studio accurato sul tipo di Target a cui ci rivolgiamo, a seconda del genere merceologico da esporre e del tipo di negozio (commerciale o di prestigio) per il quale dovremo costruire il messaggio promozionale.
I prodotti freddi, statici, non malleabili, hanno maggiormente bisogno del soggetto scenografico che può venire utilizzato come supporto agli stessi, mentre l’abbigliamento, i tessuti, i tendaggi e la biancheria per la casa, possono trasformarsi con tecniche opportune, giocando con le forme e con il colore, in soggetto artistico. Il tutto deve essere comunque sempre ben bilanciato.
Se esponiamo occhiali o profumi e cerchiamo di valorizzarli con una scenografia di 2 metri , abbiamo sbagliato strada.
Se esponiamo gioielli in una vetrina che eccede in altezza e cerchiamo di riempire lo spazio che si troverà al di sopra dei prodotti esposti, creeremo ombra sui prodotti, li soffocheremo e rischieremo di rendere il negozio poco riconoscibile. Qualcuno in estate potrebbe scambiare una gioielleria per un’agenzia di viaggi.
Si tende sempre di più a fare sfoggio di competenze artistiche, dimenticando il vero valore della VETRINISTICA e del VISUAL MERCHANDISING.
C’è un’unica eccezione che ci consente di spaziare e ampliare la decorazione, mantenendo integro il messaggio di vendita e promozione ed è quella di utilizzare un finto prodotto, per esempio un grande manichino stilizzato se si tratta di abbigliamento, un grande gioiello se stiamo allestendo la vetrina di una gioielleria o un finto paio di occhiali di ampia grandezza, ancora meglio se accompagnato da un marchio, per comunicare al cliente con metodo alternativo ma potente e immediato il tipo di prodotto che potrà trovare all’interno del punto vendita.
Laura Mosca VisualMODE
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